Paolo Massimo Buscema & Semeion Group
Reti Neurali Artificiali per l’orientamento professionale
Franco Angeli Editore, Milano, 2002
Questo libro è il risultato di un lavoro di ricerca teorico e applicativo di due anni per collegare il mondo dell’orientamento professionale con le nuove tecnologie delle Reti Neurali Artificiali.
Il libro descrive il percorso scientifico ed operativo per costruire un nuovo modello, finalizzato ad orientare persone a collocarsi, o ricollocarsi, in un mondo del lavoro dove la competenza e la tecnologia hanno un peso sempre più decisivo.
I risultati a cui giunge questa ricerca sono di tre tipi:
- sul piano filosofico, considera il lavoro come un’attività che valorizza le potenzialità della persona, contro la logica della semplificazione e della meccanizzazione;
- sul piano economico, riduce i costi per realizzare la selezione del personale;
- sul piano tecnologico, è in grado di orientare le opportunità professionali di un individuo per collocarlo funzionalmente nel mercato del lavoro.
Gli strumenti metodologici ed operativi che compongono il sistema di orientamento professionale sono di due tipi:
– un nuovo concetto di competenze (generiche e specifiche) per individuare le capacità, attitudini ed abilità che ogni soggetto possiede, a prescindere dal lavoro che farà;
– un insieme di sistemi artificiali adattivi (Reti Neurali Artificiali, Algoritmi Evolutivi ed Organismi Artificiali) mai applicati al mondo del lavoro.
Gli obiettivi finali del libro sono due:
– fornire strumenti, teoricamente complessi e tecnologicamente avanzati, all’interno di un mercato del lavoro competitivo e dinamico;
– ottimizzare le risorse umane in ambito lavorativo, consentendo ad ogni individuo di “rinunciare meno” allo sviluppo della propria personalità e delle proprie abilità.
Nel libro è presente una dettagliata descrizione del sistema informatico, disponibile sul Web fino al 2003, che è in grado di coniugare, in modo ottimo, la specifica complessità di un individuo con quelle attività lavorative per le quali tale complessità diventa un vantaggio produttivo.Coniugare qualità e motivazione delle risorse umane con la competitività delle strutture lavorative è un compito cui un paese ad economia post-industriale non può sottrarsi.